Persone, gesti, relazioni: è così che il Terziere prende vita

Il Terziere

Persone, gesti, relazioni: è così che il Terziere prende vita

Il Terziere

Il Terziere di Borgo​

Una comunità che si costruisce ogni giorno, tra tradizione, partecipazione e impegno condiviso

Il Terziere di Borgo non è un’entità astratta né un semplice spazio geografico: è fatto di mani che lavorano, volti che si conoscono, idee che circolano e si trasformano in azioni concrete. È una realtà viva, fatta di persone che si spendono per qualcosa che sentono proprio, e che ogni giorno scelgono di esserci, non per dovere, ma per appartenenza.

Entrare nel Terziere significa trovare una casa in cui si parla con sincerità, si agisce con passione e si costruiscono legami autentici. Qui, la tradizione non è un ricordo da custodire in bacheca, ma una forza che continua a generare iniziative, a muovere energie, a creare occasioni di crescita per tutti.

Che si tratti di organizzare una cena, preparare un evento, accogliere i nuovi arrivati o accompagnare i più piccoli a scoprire cosa vuol dire “fare comunità”, ogni gesto ha un valore. Ogni progetto – grande o piccolo – è un tassello che contribuisce a costruire un’identità collettiva solida, generosa e aperta.

Il Terziere vive grazie a una rete di gruppi e persone che condividono uno stesso orizzonte: fare insieme qualcosa che conta, che lascia il segno e che parla di chi siamo.

E in questa rete nessuno è spettatore: ognuno può diventare protagonista.

Il Comitato

Non servono riflettori per far accadere le cose: bastano persone che ci mettono tempo, impegno e passione.

Il Comitato del Terziere è questo: un gruppo affiatato che tiene insieme idee ed energie.

Coordina, organizza, risolve, accoglie. Sempre presente, anche quando resta dietro le quinte. Perché è grazie a questo lavoro silenzioso se tutto può davvero prendere forma.

Dietro ogni evento, festa o iniziativa del Terziere c’è un gruppo di persone che lavora con impegno e passione, spesso in silenzio: è il Comitato, il cuore operativo che tiene insieme tutto. Si occupa di organizzare, coordinare, sistemare, inventare soluzioni. Ma soprattutto… cucina.

Perché il Comitato del Terziere è, prima di tutto, una grande cucina attiva, fatta di mani esperte, ricette tramandate, pentoloni che bollono, teglie che si riempiono e profumi che riempiono l’aria.
Da anni, grazie al lavoro instancabile di volontari e volontarie, prende vita un piccolo miracolo collettivo: cucinare per stare insieme. Perché qui la cucina non è solo un supporto agli eventi, è un motore di relazioni, accoglienza e identità.

Si preparano piatti storici come i cenci del Carnevale o la pasta al cognac, immancabile nelle cene più importanti. Ma non mancano anche i pranzi improvvisati, organizzati con poco, giusto per ritrovarsi e fare comunità. Basta un tavolo, qualche piatto di pasta, del buon vino, e la voglia di condividere.

Uno dei momenti più sentiti è la Cena della Vittoria, quando si celebra non solo un risultato, ma tutto l’impegno che c’è dietro: cucine calde, mani impastate, voci che si incrociano tra i fornelli. È qui che si ringrazia chi ha dato una mano, si ride, si mangia, si ricordano aneddoti e si costruiscono i prossimi passi.

Nel Terziere, il Comitato non è solo un’organizzazione: è una famiglia operosa, che fa succedere le cose con semplicità, concretezza e, sempre, un piatto pronto per chi arriva.

Il profumo dei ricordi si mescola al presente

Tradizione viva

Le mani che cucinano, uniscono

Fuoco comune

Condividere il cibo, moltiplicare la gioia

Apparecchiare legami

Una tradizione che si rinnova a fuoco lento

Gruppo giovani

Il Gruppo Giovani è molto più di un semplice spazio per ragazzi: è un luogo dove si cresce insieme, si costruiscono amicizie, si mettono in gioco idee e energie per il Terziere.

Nato per dare voce e spazio a chi vuole sentirsi davvero parte della comunità, è il cuore pulsante delle iniziative, degli eventi e di ogni nuova avventura che fa vivere il nostro Terziere.

Qui si impara, ci si diverte e soprattutto si costruisce il domani, con entusiasmo e responsabilità.

Il Gruppo Giovani nasce da un’esigenza semplice ma profonda: dare ai ragazzi del Terziere uno spazio vero, dove sentirsi parte di qualcosa, non solo con le mani ma con il cuore. Non solo “forza lavoro”, ma protagonisti di idee, legami, iniziative. Un gruppo in cui si cresce insieme, si condivide, si costruisce.

Aperto a tutti dai 14 anni in su, il Gruppo è un luogo vivo, fatto di volti, voci, risate, incontri. Un luogo dove sentirsi a casa e allo stesso tempo imparare a prendersi cura di quella casa, il Terziere. Si partecipa agli eventi, si dà una mano dove serve, si organizzano serate, attività, momenti da ricordare. E quando nascono nuove idee, c’è spazio per ascoltarle e farle diventare realtà.

Non esistono gerarchie rigide, ma un regolamento che aiuta a camminare insieme, con Delegati scelti per guidare con equilibrio, ascolto e spirito di gruppo. Perché qui non si comanda, si condivide.

C’è anche un passaggio simbolico, che unisce due mondi: durante la Festa di San Rocco, chi compie 14 anni lascia i Piccoli Borgaioli per entrare nel Gruppo Giovani. Un momento speciale, fatto di emozione e accoglienza, vissuto insieme, come tutto il resto.

E poi c’è il Balestro, con la cena, l’organizzazione, l’attesa, l’energia. Un’occasione per mettersi in gioco tutti insieme, con passione, entusiasmo e quell’inconfondibile spirito di squadra che è il segno di casa nostra.

Le attività del gruppo vengono comunicate in modo semplice e diretto: tra bacheche, social, messaggi, nessuno resta indietro.

Il Gruppo Giovani è questo: un posto dove si cresce insieme, si sbaglia e si impara, si ride, si fatica, ci si supporta. Un posto dove scoprire che far parte del Terziere non vuol dire solo esserci, ma sentire che ti appartiene. E che anche tu, nel tuo piccolo, gli appartieni un po’.

Leggi
il regolamento

Il cuore giovane e pulsante del Terziere

Legami veri

Condivisione che diventa forza

Sogni in cammino

Partecipare è prendersi cura

Qui si cresce insieme

Fare, sentire, appartenere

Piccoli borgaioli

Ogni comunità forte ha radici profonde.
E le nostre affondano nel sorriso dei più piccoli, nelle loro mani che imparano a battere il tamburo, nel primo fazzoletto annodato con orgoglio, nella scintilla negli occhi quando scoprono che sì, anche loro possono far parte di qualcosa di grande.

Essere Borgaioli non è solo una questione di appartenenza: è un percorso di crescita condivisa.
È un sentiero fatto di gesti, ricordi, tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.

Ed è proprio da qui che nasce il progetto Piccoli Borgaioli: da un bisogno autentico di seminare oggi ciò che fiorirà domani.
Perché non si è borgaioli per caso. Lo si diventa, lo si vive, lo si impara fin da piccoli, con entusiasmo e meraviglia.

C’è un momento speciale in cui tutto comincia.

Un pomeriggio passato a giocare, un laboratorio creativo, una mano tesa da un adulto, un sorriso condiviso con altri bambini. È così che nasce il legame con il Terziere. Con gesti semplici, con emozioni vere, con la gioia di far parte di qualcosa che ti accoglie e ti fa sentire importante fin da subito.

Il progetto Piccoli Borgaioli è nato per questo: per offrire ai bambini e alle bambine del Terziere uno spazio in cui crescere insieme, divertirsi, imparare e costruire, attraverso il gioco, un senso di appartenenza che dura nel tempo. Non è un’attività “in più”. È un punto di partenza. È il primo passo dentro una comunità viva, che li accoglie e li accompagna con cura, presenza e affetto.

Durante l’anno vengono proposte tante iniziative su misura per loro: giochi, laboratori, feste, uscite, incontri con i più grandi, partecipazioni agli eventi pubblici. Ogni occasione è pensata per coltivare relazioni vere e trasmettere i valori che ci guidano: il rispetto, l’entusiasmo, la condivisione. A guidarli ci sono i Delegati ai Piccoli, figure fondamentali che, con attenzione e passione, si prendono cura del gruppo. Non si limitano a organizzare le attività: ascoltano, accolgono, riconoscono i bisogni di ogni bambino, e li aiutano a sentirsi parte di un gruppo, ognuno con i suoi tempi e le sue emozioni. E coinvolgono anche le famiglie, perché la comunità inizia lì, nel legame tra generazioni.

Il percorso dei Piccoli Borgaioli è fatto di momenti speciali:

Il Battesimo del Terziere, che accoglie ogni nuovo nato. I corsi per tamburini, sbandieratori e piccoli balestrieri. Le feste tradizionali, come la Befana e il Carnevale. Le giornate di gioco, le gite, i laboratori, le merende condivise. E soprattutto, l’ingresso simbolico nel Gruppo Giovani al compimento dei 14 anni, in un passaggio vissuto con emozione e orgoglio. Tutto è fatto con attenzione, trasparenza, cura.

Le attività seguono un regolamento chiaro, pensato per garantire continuità e qualità. Anche la comunicazione è sempre puntuale: tra bacheche, social, sito e contatti diretti con i genitori, nessuno resta indietro.

Ma al di là delle regole, c’è un’idea più grande: Crescere insieme, dentro una comunità che crede nei legami, nel gioco, nella condivisione. Perché il futuro del Terziere comincia proprio da qui. Da un sorriso, da una mano nella mano, da un bambino che si sente a casa.

Leggi
il regolamento

Il Terziere visto con gli occhi di un bambino

Complicità che cresce

Il presente che custodisce il futuro

Respiri intrecciati

Storie che iniziano con un fazzoletto

Ogni bambino è già memoria

Storie che iniziano con un fazzoletto

Gruppo Balestrieri

C’è un luogo, nel cuore del Terziere, dove il tempo sembra rallentare.
Dove il rumore del mondo resta fuori e ogni gesto ha un peso, un ritmo, un significato.

È il Campo di Tiro, il luogo in cui l’antica arte della balestra si rinnova ogni giorno, con lo stesso rispetto, la stessa concentrazione e la stessa fierezza.

Qui, ogni tiro non è solo tecnica.
È memoria che prende forma.
È orgoglio che si trasforma in precisione.
È spirito di appartenenza che attraversa le generazioni.

Allenarsi alla balestra significa entrare in contatto con qualcosa di profondo: una disciplina che educa all’equilibrio tra mente e corpo, tra pazienza e decisione, tra solitudine e spirito di squadra.

C’è un silenzio speciale, al Campo di Tiro.

Un silenzio carico di tensione e attesa, rotto solo dal suono netto della balestra che scocca.
È il battito profondo di un gruppo che custodisce un’arte antica e la rinnova ogni giorno, con rigore, passione e rispetto.

Il Gruppo Balestrieri del Terziere di Borgo è fatto di dedizione, costanza, orgoglio.
Qui tiratori esperti e nuovi volti si allenano insieme, fianco a fianco.
Ognuno con la voglia di migliorarsi, di onorare il gesto, di farsi parte viva di una storia che non smette mai di parlare.

Al Campo si alternano allenamenti, prove, gare interne ed eventi aperti al pubblico.
Ma non è solo un luogo tecnico. È uno spazio di relazione e trasmissione, dove si cresce, si ascolta, si impara.
Prima ancora di scoccare un tiro, si affina la concentrazione, si allena la pazienza, si coltiva il senso di appartenenza.

Chiunque può avvicinarsi: non serve talento, ma curiosità, rispetto e voglia di mettersi in gioco.
Perché la balestra non è solo una disciplina: è un modo per entrare nella storia del Terziere, lasciandosi attraversare dal suo spirito.

Ogni tiro al Campo è un gesto che va oltre.
Colpisce il cuore della tradizione, e lascia un segno dentro chi lo compie.

È a questa memoria che si dedica ogni allenamento, ogni tiro, ogni passo.
Per questo il campo porta il nome di Idrio Brinzaglia, balestriere appassionato e figura storica del Terziere, che ha lasciato un segno indelebile nel cuore della nostra comunità.
Allenarsi qui significa anche questo: custodire la sua eredità e farla risuonare nel presente.

Una storia indelebile che parla ancora

Pazienza e forza

Un’arte antica che si rinnova

Memoria viva

Passione che supera il tempo

Cuori ardenti

Sguardi intensi, concentrazione profonda

Il Terziere è il tessuto vivo di mani, storie e sorrisi intrecciati, dove ogni contributo, piccolo o grande, dà forma a un legame che supera il tempo e diventa famiglia.

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